ANTICO VASO MAIOLICA DIPINTA F. Mengaroni PESARO DECORO Belle Donne ART DECO'

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  Stupendo, antico vaso in maiolica, decorato a ‘soprabianco’ e medaglione dipinto con soggetto rinascimentale detto delle "Belle donne". Manifattura di Ferruccio Mengaroni. Sulla base è presente il marchio di attirbuzione "Mengaroni Pesaro" che ne attesta l'originalità.
Codice: ---
Origine: Italia Pesaro
Periodo: Anni '30

Stile: Art Deco', decoro di ispirazione Rinascimentale
Materiali: Ceramica, maiolica dipinta smalto policromo
Autore: Ferruccio Mengaroni (1875 - 1925)  Marchio d'attribuzione sulla base. 
Marca: Mengaroni Pesaro
Composto da: 1 vaso 
Manifattura: MENGARONI - M.A.P. Già dipendente della manifattura ceramica pesarese "Molaroni", nel 1908 Ferruccio Mengaroni si licenzia e allestisce un laboratorio di ceramica nella sua casa di viale Zara, a Pesaro. Nel 1914, in società con Ettore e Aristodemo Mancini, Ferruccio Mengaroni apre una piccola fabbrica, la "Studio d'Arte Ceramica" in viale Trento 150, il cui marchio è costituito da una "F" in alto, dal simbolo grafico di un grifone, le lettere "S.D.C.A.", la scritta Ferruccio Mengaroni e A.M. Pisaurum, a volte accompagnata dall'anno di esecuzione. Altri marchi della manifattura sono semplicemente "Ferruccio Mengaroni A.M.", o solamente "F.M. & C.". La manifattura chiude nel 1920 per riaprire come "Maiolica Artistica Pesarese" (M.A.P.) e la produzione, dal 1920 in poi, è marcata dalle lettere M.A.P. con l'aggiunta del simbolo grafico del grifone e la scritta Pesaro. Nel 1920 la ditta pubblica un catologo con la riproduzione fotografica di alcune delle opere prodotte. Il 13 maggio del 1925 Ferruccio Mengaroni muore in un tragico incidente, durante l'allestimento delle sue opere presentate alla Biennale di Arti Decorative di Monza, ucciso sotto il peso di un enorme tondo in maiolica policroma, da lui realizzato, e raffigurante la testa di Medusa, ma la manifattura, condotta da Aristodemo Mancini, continua la sua produzione sotto la denominazione "A.M. Mengaroni & C.". Negli anni successivi alla morte di Mengaroni le ceramiche della manifattura presentano sotto il solito simbolo grafico la scritta Made in Italy o Italia. Il 1932 vede, tra i collaboratori della manifattura, il giovane pittore Marcello Antonelli. Nel 1929 a causa della grave crisi economica la manifattura è costretta a ridimensionarsi, e l'anno successivo viene dichiarato il fallimento. Nel 1934 Elettro Mancini, in società con Guido Andreani e Giulio Patrignani, rileva le quote societarie e riprende la produzione, marcandola con la scritta "M.A.P. e un asterisco", che continua ininterrotta fino al 1944. Nel 1945 la fabbrica viene rilevata da un gruppo di dipendenti che la gestiscono, fino al 1949 sotto la direzione di Antonio Imperatori, sino al 1958, anno della chiusura definitiva. Tra gli artisti e i ceramisti che negli anni collaborano con la manifattura "M.A.P." sono da ricordare Mario Filippucci, Achille Wildi, Giulio Patrignani, Guido Andreani, Renato Giavoli, Enrico Cardinali, Maria Mancini, Maria Antonietta Gallina, Ferruccio Fastigi, Violetta Giuliani, Guerino Bozzetti, Tonino Naponelli e Giannetto Serafini. Fonte
Funzioni: Interior design,porta fiori, centrotavola, collezione,
Dimensioni:  Vaso ø17x29cm/h bocca 7cm
Peso: 1,230 kg circa
Condizioni: Buone, segnalo piccoli segni del tempo un puntino sul volto, poco visibile . Tutto valutabile dalle foto allegate.
Interventi: Alla bisogna. Pronto da esporre o utilizzare


Note: Stupendo, raro, vaso Art Decò, in maiolica, dipinta in ottimo stato di conservazione... Collezionisti, non perdetevelo! 



Buon Acquisto!

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