ANTICO QUADRO OLIO TAVOLA Umberto Montini NATURA MORTA FUNGHI PORCINI 1967

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Ø     Codice: T948

Ø     TITOLO: Rappresentante una "natura morta con funghi". L’opera è dipinta ad olio su tavola. Notevole composizione e tecnica dalla 

   pennellata veloce e vigorosa, intensa e dai colori vivaci.

   Il dipinto si presenta in perfetto stato di conservazione, contenuto in una cornice lignea coeva, con passepartout in velluto raso marrone chiaro . 

   L'opera è firmata in basso centralmente leggermente a sinistra: Umberto Montini, valente artista lombardo quotato e presente in asta con numerose sue opere.Sul retro del dipinto è presente un foglio con una dedica scritta dal Montini: luogo, Busto Arsizio data 20/09/1967

Ø     ORIGINE: Italia, Lombardia Busto Arsizio. 

Ø     PERIODO: 1967 

Ø     STILE: Natura morta con funghi.

Ø     MATERIALI: Dipinto olio su tavola, cornice dorata con passepartout.

Ø     AUTORE: MONTINI UMBERTO - Nato a Milano nel 1897. Morto a Busto Arsizio (Varese) nel 1978-Nacque il 19 febbraio 1897 a Milano, in corso Buenos Aires 49, in famiglia di disagiate condizioni economiche. Presto si mise al lavoro in un laboratorio litografico, mentre nelle ore serali frequentava la Scuola di disegno comunale e quella di Brera, con il Prof. Lentini.

   Il richiamo alle armi interruppe questa prima fase della sua vita. Congedato, riuscì ad essere ammesso, nel 1920, all'Accademia di Brera, dove al 3° anno ebbe come maestro Ambrogio Alciati.

   Si distinse anno dopo anno per ottimi risultati e conseguimento di premi, Montini raggiunse il diploma nel 1924. Subito dopo, si recò per due anni ad insegnare disegno a Cannobio (la Scuola di Belle Arti Rossetti Valentini conserva un quadro del centro lacustre dipinto da Montini in quel periodo), dando prova di notevoli doti di maestro: gli allievi della sua scuola ottennero infatti in un concorso a Novara una medaglia d'oro.

    Nel 1926, Montini rientrò a Milano, nel 1928 esordì alla XVI Biennale di Venezia, presentando due dipinti (La casa ambulante e Le due ami­che) lodati da Carlo Carrà.

    Nel 1929 venne invitato ad esporre alla Mostra Internazionale di Barcellona. Nel 1930 di nuovo venne ammesso alla XVII Biennale di Venezia con il dipinto Il tetto dei nomadi.

    Dal 1930 al 1934 risiedette in Brianza per curare i sintomi di un incipiente esaurimento nervoso. Trovò modo in questi anni di vincere un premio Mylius, con i quadri La torre della Ghita al Carrobbio e Lago di Segnino.

   Nel 1935 era di nuovo a Milano, frequentò lo studio dello scultore Ernesto Bazzaro, il quale, morendo nel maggio del 1937, lo nominò suo esecutore testamentario. Fece amicizia anche con il fratello maggiore, il pittore Leonardo, che ritrasse al lavoro nello studio dell'Alpino, in un quadro giustamente ben noto. Nel 1937 ottenne una medaglia d'argento all'Esposizione Universale di Parigi con il quadro Mattino d'estate. In quegli stessi anni partecipò a numerose mostre sindacali e della Soc. Permanente. Ottenne il premio Sallustio Fornara. Il Comune di Milano acquistò quattro sue opere: Giorno di nebbia, Mattino d'inverno, Darsena, Periferia di Milano.

   Nel 1938 compì un primo viaggio in Perù, tenendo una mostra a Lima al Circolo "Entre Nous". Sulla via del ritorno, visitò Londra, Parigi e altre città europee.

    Nel 1939 venne chiamato a far parte della Commissione Giudicatrice dei Premi Treccani e Sallustio Fornara.

   Nell'agosto del 1939 venne richiamato alle armi e vestì la divisa per 17 mesi. Poi tornò al lavoro, soggiornando nel Varesotto, in Toscana ed altre località italiane.Nel 1943 trascorse un periodo di sfollamento a Rima in Valsesia.

   Nel 1945 tenne una mostra personale alla Galleria Italiana d'Arte di Milano, esponendo opere eseguite nel periodo bellico. Poi, dal 1946 al 1955 intraprese altri viaggi in Inghilterra, Scozia, Belgio, Olanda: da tutti questi paesi riportò bozzetti ed impressioni. In Italia soggiornò sul Lago di Comabbio e ad Arona e si recò a dipingere a Roma, Venezia, Salice Terme, Toscana, ecc.

   Nello stesso periodo di tempo compì il secondo viaggio in Perù, esponendo al Palazzo Municipale Miraflores a Lima. Eseguì ritratti di varie personalità e si recò anche in Ecuador.

   Nel 1962 si stabilì per qualche anno ad Induno Olona presso Varese. Più tardi a Busto Arsizio.

   Avendo frequentato anche in precedenza la Val Vigezzo per vari anni, prese l'abitudine di esporre ogni estate a Santa Maria Maggiore, dove la sua figura di serio esperto pittore professionista si afferma, imponendosi nella numerosa concorrenza dei pittori della "Valle dei Pittori".

   Nelle stagioni invernali teneva mostre in varie località (Piacenza, Busto Arsizio, ecc.) e naturalmente a Milano, soprattutto presso la Soc. Patriottica, di cui era socio e dove sembrava trovare l'unico punto d'appoggio.

    Laborioso, irrequieto, cocciuto, spesso distratto da malattie in famiglia, Montini ha viaggiato, dipinto, litigato, ha vissuto modestamente in assoluta indipendenza. Anche dopo aver superato i settant'anni, è restato pieno di vitalità e di voglia di lavorare.

    Morì nel 1978.


Ø     DIMENSIONI: 45,5x41cm  -  24x18 cm (solo dipinto)

Ø     PESO:  2 kg circa

Ø     CONDIZIONI: Buonissime, dipinto perfettamente fruibile, sulla cornice possono essere presenti segni del tempo e di usura, il tutto in condizioni come da foto allegate in inserzione!!

Ø     INTERVENTI: Nessuno, pronto per arredare con gusto la vostra casa!

Ø     NOTE: Dipinto molto bello,opera di valente pittore paesaggista lombardo, tecnica e materia notevole, opera per amatori e collezionisti ... da non perdere!!


Buon Acquisto!

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