Stupendo dipinto olio su tela. Firmato in basso a destra. Al retro ulteriore firma con dichiarazione di autenticità. Opera di Remo Brindisi (1918-1996) la cui pittura, legata nelle opere giovanili ad un impianto descrittivo e realistico, aggiunge nella maturità sfumature espressioniste, dando vita a un suo linguaggio neofigurativo. La sua produzione è sempre impregnata di intenti sociali e politici. Tra i suoi temi ricorrenti, oltre a "Pastorali" ,"Oppositori", le "Venezie", vi sono queste "Maternità". In questo dipinto sono raffigurati i volti ravvicinati di una madre, composta dall'unione di due profili, sovrastata dai volti dei suoi tre figli. Opera dai colori intensi, nero e giallo con accenti rosso vivo, contenuta in una cornice lignea con passepartout nero.
Codice: W325
Origine: Italia
Periodo: 1976
Stile: Astratto
Materiali: Stampa multiplo su carta pregiata, cornice.
Autore: L'opera è firmata in basso a destra - Remo Brindisi, Pittore Verista del Novecento Italiano, nasce a Roma il 25 aprile del 1918.Frequenta dapprima la Scuola d’Arte di Penne, dove suo padre insegna scultura in legno e, dal 1935 per breve tempo, i corsi di scenografia del Centro Sperimentale di Roma e le lezioni alla Scuola Libera di nudo dell’Accademia di Belle Arti di Roma, fino a quando ottiene una borsa di studio per l’Istituto Superiore d’Arte per l’Illustrazione del Libro di Urbino. Chiamato sotto le armi, durante la seconda Guerra Mondiale, a seguito dello sbandamento dell’esercito italiano, arriva a Firenze, dove vive una pausa felice nel circolo di amici artisti, quali Felice Carena, Ardengo Soffici e Ottone Rosai.
A Firenze, nel 1940, Brindisi allestisce la sua prima mostra personale con quadri che hanno una impostazione descrittiva e poetica: il catalogo di questa mostra ha la presentazione del poeta Eugenio Montale. Fatto prigioniero dai tedeschi riesce a fuggire e si rifugia a Venezia fino al giorno della liberazione.
Negli anni '40 e '50 Brindisi partecipa praticamente a tutte le Biennali di Venezia ed alle Quadriennali di Roma, distinguendosi per il grande impegno politico e civile, utilizzando caratteri Espressionisti nell'ambito della Nuova Figurazione, con chiare tendenze Informali.
Trasferitosi a Milano dal 1947, Remo Brindisi entra nella polemica tra Realisti ed Astrattisti, in corso in quegli anni, e si schiera aderendo al Gruppo “Linea” con Dova, Kodra, Meloni, Paganin, Porzio, Quasimodo, Joppolo e Tullier, il suo stile si apre a nuovi elementi e le sue figure assumono il tipico appiattimento Cubista.
Nel 1950, il Gruppo Linea si scioglie ed il pittore accosta al movimento del Realismo, ma nel 1955 dopo una interessante mostra antologica che il comune di Milano allestisce per Remo Brindisi al Padiglione d'Arte Contemporanea e la prima personale a Zurigo, si consuma la sua rottura nei confronti del movimento del Realismo, che coinvolge, oltre l’ambiente artistico, anche la stampa politica.(...)
Dai primi anni ‘70 vive tra Milano e il Lido di Spina, qui muore il 25 Luglio 1996.
Modello: Dipinto, arredamento, interior design, collezionismo
Composto da: Dipinto olio su tela, cornice lignea
Funzioni: Oggetto d'arte decorativo.
Dimensioni: 55,5 x 65,5 cm quadro - 30 x 40 cm circa immagine rappresentata
Peso: 2,6 kg circa
Condizioni: In buone condizioni, presenta leggeri segni del tempo e di utilizzo sulla cornice. . Tutto visibile dalle foto allegate all'inserzione.
Interventi: Nessuno, pronto da esporre e ammirare
Note: Stupenda dipinto ... Da non perdere!
Buon Acquisto!