Stupenda litografia a colori su cartoncino, composizione astratta, opera di Umberto Mastroianni (Fontana Liri, 1910 - Roma, 1998), firmata a grafite, in basso a destra, accanto, timbro a secco - tiratura in basso a sinistra 2/65 . Opera contenuta in una cornice lignea lineare, stondata con riflessi bronzo/dorati, completa di vetro protettivo.
Codice: 10826
Origine: Italia
Periodo: '900
Stile: Arte astratta, moderna, contemporanea
Materiali: Litografia a colori su carta (estroflessa ?)
Autore: Mastroianni Umberto, figlio di Vincenzo Mastroianni e della seconda moglie Luigia Maria Vincenza Conte, Umberto era zio dell’attore Marcello Mastroianni: infatti suo padre Vincenzo aveva avuto dalla prima moglie, Concetta Conte, sorella della seconda, un figlio di nome Ottone, che era padre di Marcello. Umberto giunge quattordicenne a Roma nel 1924, dove frequenta, contemporaneamente allo studio dello zio Domenico, i corsi di disegno dell’Accademia di San Marcello. Si trasferisce due anni dopo, nel 1926 a Torino, dove affina il “mestiere di scultore” nell’atelier dello scultore Michele Guerrisi. Lo studio della scultura antica è documentato da una prima fase di raffinati bassorilievi: la sculturina Danae (1926), la Deposizione di Cristo (1926/27), la Madonna della Pace, la Madonna Gotica (1938). Il giovane Umberto modella ritratti di gusto arcaizzante, in terracotta, poi riportati in fusioni in bronzo: mito e soggetto religioso sono la cifra stilistica di Umberto Mastroianni nel periodo pre-bellico, accanto ad esercizi di stile con testine di fanciullo e il soggetto prediletto costituito da maschere di giovani donne, dai tratti lievi e suadenti. Nel 1930 arriva il primo riconoscimento ufficiale, il Premio del Turismo, offerto dal Ministero della Pubblica Istruzione e, di lì a poco, le prime mostre a livello nazionale ed europeo. Prima personale nel 1931 alla “Galleria Genova” di Genova. Dal 1933 espone regolarmente alle mostre sindacali nazionali, è invitato a tutte le Quadriennali di Roma, alle Promotrici di Torino e alle Biennali di Venezia. Nel 1935 partecipa per la prima volta alla Quadriennale di Roma, l’anno seguente alla Biennale di Venezia. Chiamato in guerra, parteciperà poi alla Resistenza nelle formazioni del canavese con un tale impegno che rifletterà poi nelle sue opere successive, caricandovi le istanze partorite da quella concreta lotta in nome della libertà, per arrivare alla formulazione della “poetica della Resistenza”, a lui riconosciuta dal critico Giulio Carlo Argan.
Funzioni: Arredamento, interior design, collezione.
Dimensioni: cm 106 x 78 quadro - 92,5 x 52,5 cm circa, opera.
Peso: 5 kg circa
Condizioni: Buone. Leggeri segni del tempo sulla cornice. Tutto visibile dalle foto.
Interventi: Pronto da appendere.
Note: Per amatori e collezionisti ... Da non perdere!!
Buon Acquisto!