ANTICA FOTO AUTOGRAFATA Guido Rey "Il rancio della sera" Veliki HRIB A Rabezzana

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Rara fotografia autografata, scattata da Guido Rey, uno dei massimi esponenti della fotografia pittorica italiana. Artista quotato e presente in asta, che nel 1915, allo scoppio della prima guerra mondiale, volle dare il suo contributo e, non potendo arruolarsi nelle truppe combattenti per l'età, si mise a disposizione della Croce Rossa, insieme alla propria automobile ed al proprio autista. Le sue immagini descrissero con grande sensibilità l'attività della C.R.I. nel corso della Prima Guerra Mondiale. Questa fotografia è un Omaggio di Guido Rey al grande mutilato di guerra Alpino: Angelo Rabezzana fondatore del gruppo San Damiano D'Asti. L'immagine presenta didascalie scritte dallo stesso Guido Rey: "Il rancio della sera"  Nell'estrema trincea presso la Vetta del Veliki HRIB - 20 ottobre 1916 - Guido Rey - In omaggio al valoroso camerata Angelo Rabezzani
Codice: ---
Origine: Italia
Periodo: Fotografia scattata il 20 ottobre 1916 
Stile: Reportage di guerra - Fotografia Militare
Materiali: Fotografia, cornice, vetro protettivo
Autore: Guido Rey (Torino, 20 novembre 1861 – Torino, 24 giugno 1935) è stato un alpinista, scrittore e fotografo italiano. Nacque in una antica e facoltosa famiglia di origine francese scappata dalla madrepatria in seguito alle persecuzioni ugonotte e successivamente stabilitasi in Torino verso la fine del XVIII secolo. Suo padre era l'industriale Giacomo Vincenzo Rey (figlio di Luigia Sella, sorella di Quintino Sella, ministro del Regno e fondatore del Club Alpino Italiano) e sua madre era Lydia dei duchi de Mongenet de Renaucourt, figlia di Baldassarre, di nobile famiglia francese, emigrata in Valle d'Aosta e in Piemonte nel 1789 per sfuggire alla furia della Rivoluzione. Frequentò il liceo, poi il padre, volle mandarlo a Londra per fargli fare pratica negli affari. Guido seguì le orme del padre per alcuni anni, poi abbandonò l'attività commerciale e industriale per dedicarsi ai viaggi. Cominciò a seguire lo zio Quintino Sella nelle sue escursioni, e iniziò così ad appassionarsi alla montagna, dedicandosi sempre più all'alpinismo.(...) Nel 1915, allo scoppio della prima guerra mondiale, volle dare il suo contributo; non potendo arruolarsi nelle truppe combattenti per l'età (era ormai ultracinquantenne), si mise a disposizione della Croce Rossa, insieme alla propria automobile ed al proprio autista. Durante un'azione, fu coinvolto nel ribaltamento dell'auto, e subì gravi danni all'aorta. Si ritirò quindi dall'attività alpinistica, pur continuando a passare buona parte della villeggiatura nella villa di famiglia al Breuil. Nel 1935 si ammalò gravemente, ma a causa delle cattive condizioni del cuore non poté essere operato. Dopo alcuni mesi di agonia, morì nel palazzo di famiglia in Piazza Cavour a Torino il 24 giugno 1935. In Fondazione Sella (Via Corradino Sella, 10, 13900 Biella BI) è conservato un intero album con 250 immagini pittoriciste, un’altra quarantina di analogo soggetto sciolte e 150 riproduzioni moderne a contatto; a queste si aggiungono una settantina di fototipi di soggetto famigliare. Sempre in Fondazione è conservato un fascicolo, poco conosciuto ma molto bello, pubblicato quale supplemento dell’«Illustrazione Italiana» e promosso dalla Croce Rossa Italiana sugli effetti e sull’attività della C.R.I. nel corso della Prima Guerra Mondiale, fascicolo interamente illustrato da sue fotografie.
Composto da: opera applicata a cartoncino pressato
Funzioni: Quadro, dipinto, Interior design, oggettistica, decorazione d'interni, collezionismo
Dimensioni:   31,3 x 34,6 cm quadro - 22,8 x 18,5 cm fotografia, circa. 
Peso: 120 gr circa
Condizioni: Antica, senza cornice, presenta segni del tempo, usura. Tutto visibile dalle foto allegate all'inserzione, le ultime mostrano i dettagli.
Interventi: Pronta da esporre.


Note: Fotografia storica militare, scattata e autografata da Guido Rey, titolata "Il rancio della sera"  Nell'estrema trincea presso la Vetta del  Veliki Hrib, immagine della Grande Guerra sull'Altopiano carsico di Comeno... Da non perdere!



Buon Acquisto!

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